Industry 4.0 e innovazione tecnologica nel settore alimentare

Una sempre più spinta attenzione dei consumatori verso la qualità degli alimenti e la loro filiera di appartenenza richiede all’industria alimentare la capacità di trasformarsi in connected enterprise e di dar vita a una produzione intelligente”.

Non più solo sistemi in grado di ridurre costi e tempi di produzione, di abbattere onerosi fermo-macchina e di rendere flessibile la produzione anche di piccoli lotti: oggi servono tecnologie per analizzare e condividere i dati dove servono, quando servono, utilizzando il cloud computing affinché, anche nel Food, calcoli e analisi diventino più accessibili e meno costosi.

Proprio in Italia, nel regno agroalimentare per eccellenza, aziende di ogni dimensione guardano con crescente consapevolezza a Industria 4.0 e alle potenzialità della trasformazione digitale, e lo fanno sia in ottica di ripetibilità dei processi sia di tracciabilità dei prodotti, per competere con successo in un sempre più affollato contesto globale.

Pensate, infatti, a quando si gestisce un magazzino di prodotti freschi e facilmente deperibili: la necessità di analizzare i dati di un singolo prodotto, così come di migliaia, sistematizzandoli per l’analisi e la condivisione, spalanca le porte a sistemi di previsioni delle scorte progettati per l’ottimizzazione del magazzino. La loro puntuale applicazione permette di valutare accuratamente i prodotti da eliminare e quelli da riordinare tenendo conto, nel calcolo predittivo da eseguire partendo dai dati a disposizione, del ciclo di vita del prodotto, della sua stagionalità, dei vincoli logistici e di trasporto, ma non solo.

Nel Food & Beverage più che altrove, le regole del mercato le stabiliscono i consumatori:

  • sempre più interessati a ricercare prodotti locali;
  • attenti al loro contenuto calorico e alcolico;
  • attratti dalla capacità di personalizzazione anche solo del packaging, come ben compreso a suo tempo da Coca Cola e, in Italia, da Ferrero con “Nutella sei tu”.

Così, mentre nello Smart AgriFood si assiste a un metaforico fiorire di sistemi di monitoraggio e controllo di mezzi e attrezzature, nel mercato Food in generale si fanno largo tecnologie digitali innovative, come la blockchain, l’Internet of Things, i QR Code, l’RFID e la data analytics. Segno evidente che Industry 4.0 abbinata alla produzione alimentare è in continua evoluzione.

Di fronte a un potenziale innovativo di tale portata occorre, allora, interrogarsi sull’importanza di adottare un modello capace di gestire i processi di lavorazione e di portare innovazione lungo tutta la filiera.

Implementare una strategia di “produzione intelligente” – comprensiva cioè di un ERP in grado di garantire il controllo di gestione – consente di fare proprio questo. Come? Generando cicli di sviluppo dei prodotti più rapidi e garantendo l’efficacia e la sicurezza dei singoli passaggi che avvengono lungo l’intero ciclo produttivo, compresa un’efficace gestione della logistica e, con essa un’imprescindibile tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti.

Un ERP di nuova generazione, come SAP Business ONE proposto da Perigeo, si struttura, infatti, in una soluzione completa e integrata, utile a gestire a 360° processi produttivi, logistici, commerciali, di qualità, controllo di gestione e magazzino.

Diventa così possibile per le realtà attive nella panificazione, nel caseario, nella produzione di alimenti confezionati, così come nelle carni, nei latticini e derivati, nei prodotti da forno, nella frutta e negli ortaggi o nella produzione di bevande diventare “imprese intelligenti” perché in grado di:

  1. garantire l’accesso a dati pertinenti e aggiornati per informatizzare la produzione;
  2. ottenere una serie di risultati, tra cui:
    • un miglior rendimento;
    • un’accresciuta produttività;
    • un’attenta ottimizzazione delle risorse;
    • una riduzione degli scarti.

Le soluzioni di Perigeo consentono di avere un ritorno sull’investimento in tempi rapidi, oltre ad accompagnare le aziende nel percorso di digitalizzazione.